Juventus Milan è sempre stato un grande classico della Serie A. La partita tra le due rivali del calcio italiano oggi aveva un sapore dolceamaro: da una parte importante fare punti per consolidare il posto Champions, dall’altra la consapevolezza di non poter più lottare per l’obiettivo più importante, lo scudetto.
Dopo il trionfo dello Scudetto dell’Inter, la partita tra Juventus e Milan acquista una rilevanza speciale, segnando la continuità del calcio anche dopo i grandi eventi e il consolidamento del ruolo di vice-campione d’Italia. Ma c’è di più dietro a questo confronto: è un momento cruciale che potrebbe dare un significato alle ultime fasi della Serie A per entrambe le squadre, con il destino già deciso per loro. Soprattutto per i due allenatori in panchina, tranne clamorosi colpi di scena.
Juventus Milan, cronaca della partita
Una partita bloccata, senza vera intenzione da parte delle due squadre di ambire alla vittoria. Il primo tempo della partita è stato molto calmo: nonostante la velocità delle due squadre nello spostarsi nelle due metà del campo, nessun club ha davvero impegnato il portiere avversario. Nonostante qualche tiro bianconero, non si sono registrate vere palle gol fino alla fine del primo tempo. L’unico tiro insidioso della partita nasce su una punizione diretta di Dusan Vlahovic, prontamente disinnescata da Sportiello, titolare per i problemi fisici in riscaldamento di Magnain.
Il secondo tempo non cambia troppo il registro. Attorno al 50esimo Sportiello si rende protagonista di una doppia parata prima su Kostic e dopo a pochi passi su Danilo. Nonostante i cambi di Allegri, la partita non viene mai impugnata da parte di una delle due squadre, anche se la Juventus da più fastidio alla difesa rossonera. Uno zero a zero che sa di punto utile per il posto Champions e poco altro, per due squadre che non vedono l’ora di fare finire la stagione.
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