Fiorentina, Italiano: “Basilea ha grandi doti caratteriali. Cabral pronto”

Alla vigilia di Fiorentina-Basilea, Vincenzo Italiano ha parlato dalla sala stampa Manuela Righini per presentare la semifinale d’andata contro il club svizzero.

Come sta Terracciano? Rispetto alla semifinale con la Cremonese vive emozioni diverse?
“Pietro è arrivato questa mattina con qualche linea di febbre. Abbiamo cercato di tenerlo a riposo, credo sia recuperabile. Domani è una semifinale, come con la Cremonese. Sono partite che si giocano in 180′, il primo round è in casa nostra e dobbiamo cercare di sfruttare tutto ciò che ci concederanno i nostri avversari. Dovremo sfruttare il fattore Franchi. La posta in palio è alta e possiamo concludere una stagione strepitosa”.

Cinque anni fa faceva il playoff con l’Arringano in D. Cosa pensa di sé stesso Vincenzo Italiano e quanto questi risultati la stringono ancora di più alla Fiorentina. Che impressione ha sul Basilea?
Un percorso lungo, dove ho potuto giocare partite sentite, da dentro o fuori. Credo che tutte le esperienze vissute mi abbiano dato bagaglio di conoscenze importante. Dobbiamo cercare di vincere tutti insieme. Abbiamo fatto un percorso straordinario, passando dai playoff. Ora abbiamo l’ostacolo Basilea, una squadra che ha qualità, doti importanti, caratteriali soprattutto. Per due volte ha rischiato di uscire e ribaltare poi il risultato”.

Cosa vi ha insegnato questo campionato d’Europa?
“Questo percorso ci ha lasciato tantissimo. Abbiamo affrontato tante difficoltà e tante squadra. In Europa non si deve mai sottovalutare niente, anche quando le pratiche ed i risultati sembrano archiviati. Da questo punto di vista siamo cresciuti, non sottovalutiamo nessuna partita”.

Quella di domani sarà l’ultima partita europea al Franchi della Fiorentina. Come vorresti chiudere il percorso?
“Non devono mancare attenzione e qualità da mettere in campo domani. Sono queste le caratteristiche da mettere in partita. Servirà la qualità, sia in fase difensiva sia offensiva. Importante stare svegli ad ogni palla inattiva e metterci furore”.

Una terza componente riguarda gli arbitri, con anche episodi come il VAR che contraddice gli arbitri. Domani avete arbitro importante, vi aspettavate questa designazione?
“Quanto successo con le decisioni arbitrali, penso siano accadute tutte a noi. Più ci si avvicina alla fine più crescerà la qualità nelle decisioni arbitrali, per gestire bene gli incontri importanti”.

Su Cabral, che non ha giocato l’ultima partita in campionato cosa ci può dire? Qual è la sua condizione?
“Non è stato a disposizione per Napoli per una botta al piede. Oggi si è allenato e domani sarà a disposizione. A Basilea ha fatto benissimo e lo ricorderanno con piacere. Ha capito l’ambiente e le difficoltà del calcio italiano, dando una grossa mano alla squadra per vincere le partite”.

Su Sottil e Brekalo, come stanno?
“Sottil non sarà della partita, ha qualche problema. Brekalo è rientrato dalla brutta botta presa ed è normale che cerchiamo di ruotare e mettere in campo chi può fare prestazione”.

A Firenze non si vince da tanto un trofeo. Dopo aver visto Napoli domenica, avvertite pathos a Firenze per rientrare nella storia?
“Sappiamo che la finale di Coppa Italia è un traguardo fantastico. Le finali, così importanti, vanno giocate. Cercheremo di regalare un sogno a tutta Firenze. Avendo visto la gioia a Napoli, non oso immaginare qui dopo tantissimi anni. Vogliamo e cercheremo di regalare la Coppa a Firenze”.

Sta capendo qual è il segreto nell’equilibrio tra Europa e campionato?
“Secondo me non c’è, è solo tanta abitudine e cercare di stare bene fisicamente. Per il futuro, e non lo penso solo io, dovremo coinvolgere più giocatori possibili, servono più elementi quando hai troppe partite ravvicinate e poco tempo per recuperare. Si devono abituare i calciatori anche a stare fuori, così da essere stabili sulle tre competizioni. Per me la difficoltà più grande è stata l’aspetto fisico“.

Dodo può essere il leader emotivo di questa Fiorentina?
“Lui si esalta a correre sia in avanti che ripiegando, il pubblico glielo riconosce. Questo è l’esempio che deve dare un calciatore, la gente non si esalta solo per le giocat,e ma anche per il sacrificio. In questo Dodo è cresciuto tantissimo. Ha un livello fisico altissimo nelle due fasi e da quando si è sbloccato di testa ha fatto uscire tutte le caratteristiche. Può essere un trascinatore, soprattutto quando non ha la palla. Vedo che la gente allo stadio apprezza i sacrifici, sento tantissimi applausi anche quando ripiega un attaccante”.

Ranieri può trovare un posto domani? Se l’aspettava qualche mese fa?
“Il ragazzo è cresciuto tantissimo, è una sorpresa in positivo. Sempre zitto e pronto a qualsiasi soluzione, sia da terzino che da centrale, sia dal 1′ che subentrando. Sono molto contento di quanto ha fatto vedere. I ragazzi sanno che devono stare pronti, svegli, attenti, perché anche all’ultimo minuto può succedere qualcosa. Qualsiasi sia la decisione, si farà trovare pronto”.

 

Fonte foto: FUL Magazine

 

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