Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha annunciato che nonostante il cambio di statuto, non intende più candidarsi per un nuovo mandato nel 2027. Nella mattinata di oggi era stato approvato un emendamento che prevedeva la modifica dello statuto e dunque la possibilità di candidarsi alla rielezione nel 2027 per un quarto mandato.
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La riforma annunciata dalla UEFA nel congresso di Parigi
Quest’oggi a Parigi, era stato approvato dal Congresso Uefa un emendamento che permette al presidente Ceferin di candidarsi alla rielezione nel 2027 per un quarto mandato. Il provvedimento è passato con due terzi dei voti. Non viene rimosso il limite di tre mandati, ma si precisa che non viene tenuto conto dei mandati iniziati prima del primo luglio 2017, permettendo una quarta elezione di Ceferin, che il primo mandato l’ha iniziato nell’aprile 2017.
Il numero uno della UEFA peraltro ha incassato l’approvazione del nuovo statuto quasi all’unanimità, dato che solo la Football Association ha votato contro mentre Norvegia e Islanda, che inizialmente avevano espresso parare negativo sulla riforma, si sono allineate. L’Ucraina, invece, ha preferito astenersi. 50 i voti favorevoli.
L’attacco di Ceferin alla Superlega: “Non puoi comprare 70 anni di storia”
Intervenuto durante il Congresso UEFA di Parigi, Ceferin è tornato anche ad attaccare la Superlega: “I club sono liberi di entrare in nuove competizioni se vogliono, nessuno li vuole fermare né nessuno gli ha mai detto che non possono. Possono fare quello che vogliono, anche unirsi alla “Zombie League” come viene chiamata dai tifosi inglesi o quella che io chiamo “Pleonexia League”. Pleonexia è il desiderio di avere sempre di più, più soldi, più potere, più capitali, più prestigio, più di tutto quello che alimenta un senso di superiorità, avidità e orgoglio.
Non ne hanno mai abbastanza. Vogliono sempre di più e non gli interessa se gli altri hanno meno, loro sono superiori. Vogliono sempre di più anche se significa distruggere il resto. Per questo è pericoloso. I tifosi di calcio non sono stupidi, i tifosi sanno che il calcio non è in vendita. Non puoi comprare sogni, neanche puoi comprare il merito sportivo. Non puoi comprare i valori che rendono il calcio un gioco forte e glorioso, non puoi comprare 70 anni di storia“.
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Fonte foto: account X UEFA