Roma, De Rossi: “Dybala è convocato, ho parlato con lui”

Roma, De Rossi: "Dybala è convocato, è nel progetto"

Nella conferenza stampa in vista del primo match di Serie A contro il Cagliari, De Rossi si è espresso su varie tematiche e situazioni relative all’organico, tra cui quella legata a Paulo Dybala. 

Le ultime ore sono state determinanti al fine di decretare il futuro della Joya giallorossa (il cui contratto ricordiamo, è in scadenza nel 2025): l’Al-Qadisiya è disposta a pagare la clausola di 15 milioni di euro per l’argentino e ha offerto a quest’ultimo un contratto da 60 milioni. Nell’aggiornamento di qualche giorno fa, secondo Cesar Luis Merlo, Paulo Dybala ha accettato la proposta saudita. Sebbene sembri tutto fatto per il suo trasferimento, per De Rossi è ancora un’opzione da prendere in considerazione nella rosa e ha così deciso di convocarlo in vista del match contro il Cagliari. La partita andrà in scena domenica sera alle 20:45.

La conferenza integrale di Daniele De Rossi

L’allenatore si è espresso anzitutto sulla vicenda Dybala, mettendo le cose in chiaro: “Non ci sono indisponibili, Paredes giocherà con la Primavera perché è squalificato e ha bisogno di minuti. Siamo contenti di avere questo sostegno dalla Primavera, Paredes giocherà un numero di minuti prestabilito. Dybala? Abbiamo sentito che c’è qualcosa, ma Paulo sta con noi. Tutti i giocatori hanno delle situazioni aperte di mercato, ma Dybala viene con noinon ci sono problemi ed è convocato”. In seguito le parole sulle ambizioni giallorosse per la prossima stagione: “Ho le speranze di tutti gli allenatori, spero di continuare a vedere entusiasmo e dedizione al lavoro. Nella prima fase c’erano ragazzi giovani, nell’ultima parte tutto bene, è stata fantastica. Sappiamo che non saranno gli stessi il 2 settembre, è così per tutti, il sogno è di riuscire a riportare questa squadra il più in alto possibile”. Infine, le ultime parole su Dybala ed il suo rapporto con la Roma“Io non sono più un tifoso, anche se lo sarò sempre. Cerco di trattare con delicatezza argomenti che per i tifosi sono vitali. Forse solo uno più di me può sapere cosa significa essere legati a un popolo. Da allenatore: non posso commentare dei voci, delle chiacchiere, non sono stato parte in causa delle discussioni. Poi ne parlerà Paulo che per me era e resta un giocatore forte. Io quello che dovevo dire l’ho detto alla società e a Dybala, poi non posso più andare oltre. Qui alla Roma nessuno è più importante della Roma, questo è un concetto che non deve essere travisato. Io non ho nessun altro interesse, voglio solo fare la squadra forte perché è l’unica cosa che salva gli allenatori. Solo quello voglio, se qualcuno ha piacere a buttarla su altri temi mi dovrebbero conoscere. Voglio che quando la lascerò sarà più forte e in una posizione migliore”

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