Il Napoli di Antonio Conte è momentaneamente al primo posto in classifica con 9 punti grazie alla vittoria esterna contro il Cagliari.
L’allenatore del Napoli ha analizzato la gara effettuata dai suoi ragazzi contro il Cagliari evidenziando le cose positive ma anche i punti su cui è doveroso lavorare e migliorare. “Cagliari è un campo molto difficile, il terreno era molto secco e c’era un vento da calcolare bene per le traiettorie. Abbiamo iniziato bene, poi c’è stata l’interruzione per botti e fumogeni che ha spezzato il ritmo e li ha un po’ facilitati. Su palle lunghe e da fermo ci hanno messi in difficoltà, poi abbiamo visto che dovevamo tornare competitivi sui duelli. E su questo c’è da crescere ancora”.
Le parole di Antonio Conte nel post-partita
Su Lukaku e Kvaratskhelia:
“Romelu è un giocatore che ho cercato e voluto fortemente all’Inter e l’avevo chiesto anche al Chelsea prima dello United. È forte fisicamente ma anche in progressione e da quel punto di vista dobbiamo lavorare e migliorare una condizione ancora non ottimale”.
“Cos’ho detto a Lukaku dopo il primo gol? Gli ho fatto i complimenti, è un ragazzo veramente bravo che va sostenuto sia in maniera buona che alzando la voce. Gli ho detto di prepararsi anche a rincorrere Mina e di non venire sempre in contro per non dare stabilità al difensore, gli ho chiesto anche di attaccare lo spazio. Ancora però non è il Romelu che conosciamo dal punto di vista fisico. Mentalmente sta bene e sta cercando di trasmettere la sua leadership, anche umana. È importante per noi, come Simeone e Raspadori”.
Khvicha mi auguro possa fare tanti gol e capisca che da lui ci aspettiamo l’assist ma anche la giocata importante per segnare. Oggi non era proprio una partita per caratteristiche come le sue o di Politano, ma ho visto voglia e determinazione che ci fanno ben sperare”.
Sulla crescita del suo Napoli:
“Questa era una squadra che negli anni non amava tanto sporcarsi le mani. Dopo l’anno scorso lo switch è stato in questo senso, oltre le qualità tecniche. E sicuramente la squadra è in crescita, anche se non è facile impiantare questo aspetto rapidamente. Ho un gruppo di ragazzi veramente per bene, hanno capito e stiamo lavorando su attenzione e cattiveria, sulla voglia e sul mantenere la porta inviolata come stasera. Abbiamo combattuto e sofferto, che fa parte del processo. Dobbiamo continuare a migliorare, sapendo che corriamo solo per noi stessi, col paraocchi e per andare più veloce possibile senza guardare agli altri. Ci sono tante cose positive, ma anche negative. L’approccio nostro è stato importante, a Cagliari non è facile, il campo poi era secco e c’era anche il vento, come sempre, che dava fastidio. Avevamo la partita in mano, poi dopo il casino dei tifosi siamo andati in difficoltà”.