Pantaleo Corvino, dirigente del Lecce, ha parlato così a Radio Crc, della partita contro la Juventus e della filosofia del club giallorosso.
Il modello giallorosso:
“Il Lecce vuole rimanere sostenibile per cui restiamo in sicurezza economica. E’ chiaro che le nostre sono sfide quasi miracolose e quando ci riusciamo, se ci riusciamo siamo felici. E’ da un po’ di anni che queste sfide le vinciamo, ma ogni anno si ripropone la sfida. Quest’anno abbiamo una squadra giovane, abbiamo messo dentro 7 ragazzi della primavera”.
La partita contro la Juventus:
Abbiamo troppi rimpianti sulla sfida con la Juve; per il rosso a Kaba che è stato giudicato così, ma era dubbio, ma non vogliamo attaccarci a queste sfumature anche se restare in 10 non ci ha aiutato. Ci sono tante recriminazioni sulla partita con la Juve che ci portiamo dietro e ne parlo perché me lo state chiedendo, ma nonostante ciò non dobbiamo cercare alibi, ma andare avanti senza perdere le nostre caratteristiche. Gli arbitri, così come i tifosi, gli allenatori, i direttori li considero a pieno titolo.Li metterei tutti sullo stesso livello, si tratta di un patrimonio che il calcio italiano deve capire e sostenere. Gli errori possono succedere, la cosa che mi rammarica è che nelle ultime 2/3 trasferte ci hanno visto penalizzati con decisioni che, ripeto, possono succedere, ma speriamo non succedano più”.
Un commento su Roberto D’Aversa:
“Abbiamo la squadra più giovane del campionato. D’Aversa ha grande cultura e qualità del lavoro. Sono felice di averlo scelto dopo aver avuto Baroni. D’Aversa sta dimostrando di essere un tecnico capace non solo di allenare il Lecce perché lo vedo lavorare tutti i giorni e ci metto la mano sul fuoco”.
Termina qui l’intervista a Corvino.
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Fonte foto: X Twitter