È l’Aston Villa la nuova big del calcio inglese?

Nell’annata 18/19 l’Aston Villa è riuscito ad approdare in Premier League grazie ai playoff. Nella stagione successiva si sono salvati arrivando quartultimi a +1 dal Bournemouth. Da lì in poi è stata tutta una discesa per i Villains e adesso hanno centrato la qualificazione in Champions League.

La Premier League e la Serie A sono due campionati totalmente diversi eppure condividono una peculiare analogia, la presenza di tante big. Quasi ogni anno troviamo sempre le stesse 6/7 compagini all’apice della classifica anche se negli ultimi anni non è stato proprio così. Partiamo dalla stagione 15/16 in cui il Leicester trionfa in una delle Premier League più pazze e spettacolari di sempre. Le Foxes sono crollare miseramente nel corso del tempo arrivando pure a retrocedere nella stagione precedente. Poi per qualche stagione è subentrato il West Ham il quale ha provato a dare fastidio ai grandi colossi della lega. Agli Hammers sembra quasi che manchi qualche dettaglio fondamentale per poter affermarsi. Nella passata stagione abbiamo assistito pure ad una piccola favola del Brighton che è riuscito a qualificarsi per l’Europa League a discapito di Tottenham e Chelsea. E infine abbiamo preso visione dell’ascesa del Newcastle che, grazie al fondo PIF e al lavoro di Howe, è riuscito a strappare il pass per la Champions League. Quest’anno però la Toon Army si trova quasi a sorpresa al decimo posto e le speranze per un posto in Europa vanno sempre più a scemarsi.

l’Aston Villa è la degna avversaria delle big inglesi?

In questa edizione, ma anche nella precedente, l’Aston Villa pare essere la vera sorpresa della Premier League. Una sua crescita però era piuttosto pronosticabile poiché dall’arrivo di Unai Emery l’Aston Villa è stata la terza squadra a fare più punti in Premier league. L’allenatore spagnolo ha rivitalizzato e trasformato completamente una compagine dal grandissimo potenziale e dalla zona retrocessione sono volati al settimo posto. I Villains si sono quindi qualificati per la Conference League e nella stagione successiva avevano il compito di gestire il doppio impegno.

L’Aston Villa è davvero la sorpresa della Premier?

È vero, la Conference non sarà forse la competizione più gravosa, ma gestire un doppio impegno non è mai semplice soprattutto per una squadra inesperta. Unai Emery però è un allenatore sapiente capace di coltivare e ricavare tantissime caratteristiche dai propri calciatori.Giocatori come Watkins, Douglas Luiz, McGinn e Tielemans hanno avuto una crescita esponenziale. Le chiavi del successo dell’Aston Villa di Emery sono molteplici, una delle tante porte che è riuscito ad aprire l’allenatore spagnolo è forse quella della duttilità.

L’imprevedibilità nei dettami tattici dei Villains

I Villains hanno questa capacità di cambiare sistema di gioco a proprio piacimento, anche a gara in corso, e rendere allo stesso modo. Lo si può evincere dai match vinti e dominati contro Manchester City ed Arsenal in cui Emery ha adottato un 4-4-1-1. Eppure il modulo di riferimento di Emery è un 4-4-2, schieramento che può assomigliare ad un 4-4-1-1 ma ha funzioni totalmente opposte. L’attaccante di riferimento rimane Ollie Watkins, il primo calciatore in Europa ad andare in doppia cifra sia di gol che di assist. Ad affiancarlo molto spesso è Tielemans che di natura nasce come centrocampista centrale. In effetti le sue caratteristiche e i suoi compiti non sono inclini ad un’attaccante ma è fondamentale per rimpolpare la zona centrale di qualità.

Il centrocampo fenomenale imbastito da Emery

Il centrocampo è il reparto che ha stravolto completamente la compagine londinese. La coppia Douglas Luiz-McGinn è senza dubbio una delle più forti del panorama calcistico in questo momento. Il brasiliano con Emery è diventato un tuttofare, un calciatore totale. Sembra non avere punti deboli e difetti: è capace di segnare, di recuperare palloni e dare un grande apporto alla manovra. Non è un caso che molte squadre si siano interessate al gioiello brasiliano. I suoi numeri sono sensazionali per un centrocampista: 9 gol e 5 assist, surreale. Il suo compagno di reparto non è da meno, rappresenta la personalità coriacea degli scozzesi. La sua grinta e tenacia abbinate alle grandissime doti tecnico-atletiche lo rendono determinante.  Anche lui con Emery ha migliorato le sue capacità realizzative, in Premier League ha messo a referto 6 gol e fornito 4 assist.

L’improtanza del gioco sulle fasce

I due esterni possono cambiare a seconda della gara ma il titolarissimo per eccellenza è il giamaicano Leon Bailey. Il classe 97′ è stato anch’esso “vittima” della cura di Unai Emery. I suoi 10 gol e 9 assist si sono rivelati di vitale importanza ai fini del risultato. Leon è un calciatore ritrovato, nessuno ha mai dubitato delle sue qualità ma ad un certo punto della carriera bisogna trasformare quel talento in qualcosa di pragmatico. Beh, in questa stagione è riuscito a saltare quell’ostacolo che lo ha sempre frenato. L’esterno di sinistra, come detto in precedenza, può variare e ciò dipende dall’avversario. Nelle gare in cui è fondamentale portare a casa i 3 punti Emery schiera un calciatore più offensivo come Moussa Diaby. Qualora ci fosse una gara più ostica il tecnico spagnolo schiera sulla sinistra Jacob Ramsey per dare più sostanza e fisicità in mezzo al campo. La difesa è il reparto che ha subito maggiori modifiche sotto l’egida di Emery. Grazie all’impermeabilità del centrocampo, i due terzini sono in grado di dare una grandissima mano in fase offensiva. Le due frecce, Alex Moreno a sinistra e Matty Cash a destra, arrivano molto spesso in fondo per poi mettere palloni insidiosi in mezzo all’area. In questa stagione però il polacco è stato rimpiazzato da un terzino molto più difensivo ovvero Konsa. La sua presenza è importante per permettere a Bailey di prodigarsi in fase offensiva con il suo estro e i suoi dribbling.

La profondità di rosa di cui gode l’Aston Villa

Emery sta facendo un lavoro encomiabile ma è la società che ha permesso tutto questo. Difatti i Villains godono di una notevolissima profondità di rosa. Nonostante l’infortunio grave di Mings, Emery può contare su Diogo Carlos, Lenglet e Pau Torres. Tra i laterali difensivi è doveroso citare anche Lucas Digne. A centrocampo possono intercambiarsi diversi calciatori come Douglas Luiz, McGinn, Kamara e Tielemans. Ecco, l’unico reparto che meriterebbe una rivisitazione è forse il comparto offensivo. Ad affiancare Watkins servirebbe un attaccante in grado di dare maggiori certezze perché al momento Duran e Zaniolo hanno deluso le aspettative. Occhio anche al ritorno in campo dopo quasi un anno dall’ultima volta di Emiliano Bunedia, un calciatore che prima della rottura del crociato è stato imprescindibile per i Villains. 

Aston Villa
Il ritorno in campo di Emiliano Bunedia dopo 8 mesi a causa della rottura del crociato. (X Aston Villa) diretta calciomercato.com

L’unica grande sbavatura che possiamo recriminare all’Aston Villa è stato il percorso in Conference League. I ragazzi di Emery hanno forse snobbato la competizione venendo eliminati in semifinale dall’Olympiacos. I Villains sono ufficialmente in Champions League grazie alla sconfitta del Tottenham ai danni del Manchester City. L’Aston Villa deve dunque già orientarsi alla prossima stagione e compiere un mercato estivo di livello nofevole. Sorgono quindi due  grandissimi punti di domanda. L’Aston Villa si confermerà come nuova big del calcio inglese o subirà un ridimensionamento? Ma soprattutto, sarà in grado di acquisire appeal necessario per competere economicamente contro le big?

Volete rimanere aggiornati sul mondo del calcio?

 

Se volete restare aggiornati su tutto il mondo del calcio, rimanete sintonizzati sul nostro sito e sulla nostra pagina Instagram!

 

Fonte foto: X Aston Villa

Leggi anche